Maurizio Detalmo Mezzavilla
Presidente Axerta S.p.A., Già Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri
Nel mondo attuale, sempre più globalizzato, la ricchezza di una impresa si basa, oltre che sulle risorse economiche e sui beni tangibili, anche e soprattutto sul patrimonio immateriale costituito da “know – how”, innovazione, idee, reputazione.
In questo quadro, la tutela della proprietà intellettuale – marchi, brevetti, design industriale – assume una rilevanza strategica, divenendo un pilastro fondante della competitività aziendale e, in più in generale, della sicurezza economica di un Paese.
Al riguardo, la tutela dei marchi e brevetti in Italia è disciplinata dal Codice della Proprietà Industriale (D. Lgs. 10.02.2005) e gestita in primis dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), organismo del Ministero delle Imprese e del made in italy.
Se i marchi rappresentano l’identità stessa dell’impresa, i brevetti ne incarnano il potenziale tecnologico ed innovativo. Significativo, a proposito, che nel 2024 l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) abbia registrato circa 200mila nuove domande di marchio, dato che nel sottolineare la vitalità e creatività delle imprese, ne evidenzia altresì anche la vulnerabilità; infatti marchi e brevetti costituiscono potenziali obiettivi sensibili, spesso oggetto di contraffazione, furto di segreti, spionaggio industriale, concorrenza sleale che si possono manifestare sia nel mondo fisico che nel cyberspazio. Le medesime valutazioni valgono per la tutela della proprietà intellettuale, altro settore in cui si gioca una delicata partita geopolitica.
Gli Stati e le organizzazioni internazionali nel tempo si sono dotati di strumenti normativi a tutela dei citati beni: in proposito ricordo il Brevetto Unitari strumento recentemente adottato dall’Unione Europea per rafforzare la protezione delle invenzioni nel mercato unico; altresì rilevante è il ruolo esercitato dalla Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO) nella promozione di un sistema di regole armonizzate a livello mondiale.
Le norme, seppur sofisticate, non sono di per sé sufficienti a garantirne il loro rispetto. La difesa dell’identità del brand, la protezione dell’innovazione, il mantenimento della reputazione e della riconoscibilità postulano, nel concreto, una cultura imprenditoriale orientata a riconoscere in quegli asset beni da proteggere, non solo da valorizzare. In sintesi, serve una cultura della prevenzione, una consapevolezza imprenditoriale sulla necessità di difendere validamente e professionalmente i valori anche immateriali dell’azienda.
In questo scenario, Axerta si offre per fornire il proprio contributo al fianco delle imprese al fine di proteggerle con gli strumenti più idonei, sempre nel rispetto del principio della professionalità e legalità che informa ogni sua azione.
Quale strumento di protezione e prevenzione del mondo IP le “Corporate Investigations” infatti possono essere cruciali per salvaguardare marchi e brevetti, offrendo strumenti per individuare violazioni, monitorare la concorrenza e prevenire la contraffazione. Attività come lo “scrutinio degli Internet” e “due diligence aziendale” permettono di identificare canali di produzione e distribuzione illeciti, mentre il “mystery shopping” aiuta a valutare il rispetto delle procedure e l’utilizzo corretto dei marchi.
Le indagini possono infatti scoprire l’uso illecito di marchi, brevetti e segreti aziendali, permettendo di raccogliere prove per azioni legali.
Possono aiutare a identificare pratiche scorrette e concorrenza sleale da parte dei concorrenti, proteggendo l’azienda da danni.
La prevenzione della contraffazione si attua individuando i canali di produzione e distribuzione di prodotti contraffatti, attraverso indagini che possono prevenire la diffusione di tali prodotti e proteggere i marchi.
Ancora le indagini preventive mirano anche ad aiutare a valutare la affidabilità dei partner e dei soggetti coinvolti nella filiera di vendita, prevenendo potenziali problemi di contraffazione.
Mentre le indagini sui background dei dipendenti possono aiutare a prevenire il furto di proprietà intellettuale o l’utilizzo illecito di marchi e brevetti.
Attraverso il “mystery shopping” si possono verificare il rispetto delle procedure e l’utilizzo corretto dei marchi da parte dei partner aiutando anche ad individuare la genesi di eventuali perdite non giustificate, prevenendo l’utilizzo improprio di risorse aziendali.
In sintesi, le “Corporate Investigations” sono uno strumento prezioso per la tutela della proprietà intellettuale, consentendo alle aziende di monitorare attentamente il proprio ambiente, individuare violazioni e prevenire i danni derivanti dalla contraffazione e dalla concorrenza sleale.
