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Informazioni e prove strategiche per cause legali

Informazioni e prove strategiche per cause legali

Axerta supporta studi legali, aziende ed organizzazioni nella raccolta di prove valide in giudizio.

Il rapporto investigativo è una prova “atipica” ammessa, quindi, a discrezione del giudice. Per questo motivo va confermata e prodotta in giudizio, nonché supportata dalla testimonianza.

Secondo l’orientamento giurisprudenziale più recente – a partire da Cassazione Civile 23 maggio 2014 n. 11516 – le prove fornite dall’agenzia investigativa devono essere ritenute “oggettivamente valide” se queste sono prodotte legittimamente e se il materiale sviluppato (foto/filmati) non sia stato artefatto in alcuna maniera.

La legittimità del report investigativo quale prova atipica è stata reiteratamente affermata e la sua valenza ha acquisito sempre maggiore rilievo: con sentenza del 17 luglio 2013 il Tribunale di Milano ammetteva l’investigatore privato come testimone all’interno del processo, per consentire l’ingresso delle cose da lui stesso viste e fotografate, per il tramite della prova orale, esperita all’interno del contraddittorio processuale.

Con la legge 397/2000 viene riconosciuta la parità nel processo penale tra accusa e difesa, dando la possibilità a quest’ultima di effettuare indagini per realizzare un corretto accertamento giudiziale attraverso l’attuazione del principio del contradditorio. In quest’ottica l’avvocato della difesa non ha più solo il ruolo di confutare le accuse, ma ha la possibilità di svolgere attività di indagine “per ricercare ed individuare elementi di prova a favore del proprio assistito”.

Dunque, il soggetto autorizzato ad effettuare indagini difensive nell’ambito di un processo penale è l’avvocato difensore. Questi può tuttavia avvalersi dell’ausilio di investigatori privati autorizzati e consulenti tecnici; infatti il terzo comma dell’art. 327 bis cpp prevede espressamente che le indagini possono essere svolte, su incarico del difensore, anche da investigatori privati autorizzati.

Investigazioni difensive

Axerta svolge investigazioni penali difensive e preventive ai sensi della Legge n. 397 del 7 dicembre 2000 (“Disposizioni in materia di indagini difensive”).

Il titolare delle indagini è l’avvocato difensore, che può utilizzare questo strumento dal momento in cui il suo incarico professionale di difesa in giudizio risulti da un atto scritto. Le indagini possono essere svolte in ogni stato e grado del procedimento, nell’esecuzione penale e per promuovere il giudizio di revisione.

L’esperienza nel seguire casi con primari studi di penalisti e giuslavoristi in un ambito così delicato permette di affiancare il cliente in ogni passaggio dell’indagine in modo rigoroso, evitando di esporre l’azienda a contestazioni, trattamento illecito di dati.

Le investigazioni penali più frequenti sono:

– Attività investigativa preventiva (art. 391/nonies del Codice di Procedura Penale)

– Individuazione elementi di prova a favore dell’indagato o della parte lesa

– Sopralluoghi tecnici (art. 391/sexies del Codice di Procedura Penale) – Colloquio, ricezione di dichiarazioni e assunzione informazioni (art. 391/bis del Codice di Procedura Penale).

Il metodo

Un metodo unico e coerente con le aspettative delle aziende e degli studi legali: questo è l’elemento differenziante nella value proposition di Axerta, e si articola principalmente attraverso le seguenti fasi.

  1. Valutazione

    Il primo compito di Axerta è raccogliere tutte le informazioni per valutare l’opportunità di procedere, determinando la possibilità di tutelare efficacemente i diritti del cliente.

  2. Strategia

    Prima di ricevere l’incarico Axerta consegna al cliente un pre-progetto con il dettaglio delle azioni da intraprendere e con l’indicazione di costi, tempi e risultati attesi.

  3. Azione

    Il cuore del metodo Axerta è costituito dalle attività di indagine sul campo. Azioni svolte sempre con la massima consapevolezza e competenza.

  4. Verifica

    Axerta affida ogni processo investigativo a un Supervisor che coordina i vari ambiti di indagine. Il Supervisor ha il compito di verificare che tutte le azioni siano svolte in coerenza con la strategia investigativa.

  5. Risultato

    A conclusione delle indagini verrà consegnata al cliente una relazione redatta da avvocati.

Il risultato

L’ultimo step del metodo Axerta consiste nell’elaborazione del dossier finale da parte dei legali interni, corredato di rilievi video e fotografici, al fine di provare le circostanze richieste dopo aver verificato ancora una volta ogni aspetto di legalità e poter serenamente esibire quanto documentato in giudizio.

Il dossier finale è quell’elemento che consente una difesa concreta del cliente, e la sua efficacia è costituita, oltre che dalle prove in esso contenute, dalla competenza legale con la quale è stata coordinata l’indagine e redatto il documento di output.

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