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Contraffazione marchi e brevetti
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Contraffazione marchi e brevetti

È contraffazione indiretta diffondere istruzioni di montaggio per realizzare un prodotto brevettato.

(Tribunale di Venezia, Sez. imprese, sentenza 9 giugno 2021)

Interessante pronuncia in cui il Tribunale di Venezia, con sentenza 9 giugno 2021, ha riconosciuto la sussistenza di contraffazione indiretta (c.d. contributory infringement) in caso di utilizzo e pubblicizzazione degli insegnamenti per la realizzazione di un prodotto coperto da tutela brevettuale, liquidando il danno patrimoniale e non patrimoniale (nella misura del 25% del primo) subito dal titolare del diritto di privativa.

Oggetto del giudizio era, per l’appunto, la violazione posta in essere da una società italiana di un’invenzione protetta da brevetto italiano ed europeo, relativa ad “un apparato di incernieramento per infissi con cerniere a scomparsa”.

Una volta quindi conclamata la contraffazione del brevetto italiano – a cui si aggiunge la responsabilità per concorrenza sleale, configuratasi in particolare nella fattispecie di “appropriazione di pregi del concorrente” –, il collegio giudicante ha disposto l’inibitoria ed il ritiro dal commercio dei prodotti contraffattori e, quanto al risarcimento del danno da lucro cessante, ha innanzitutto escluso che ai fini della determinazione dello stesso dovessero escludersi i prodotti venduti privi di istruzioni di montaggio – comunque rinvenibili “sia nei volantini promozionali che nel sito internet della convenuta” – sia quelli destinati all’esportazione – “risultando indifferente il luogo di destinazione dei prodotti”.

Il tema della contraffazione rappresenta un vulnus importante nel panorama degli illeciti aziendali. La contraffazione marchi è una delle aree più delicate nelle quali è chiamato a intervenire l’investigatore privato, a causa delle forti ripercussioni che tale attività illecita può avere sul tessuto economico e sociale di un paese, in particolare l’Italia.

Nel nostro Paese il fenomeno colpisce soprattutto le aziende che operano nei settori di punta del Made in Italy come il settore agroalimentare, la moda, l’abbigliamento, i beni di lusso, che sono i più esposti a tentativi di alterazione da parte di soggetti terzi.

La nostra esperienza ultra cinquantennale ci permette di identificare gli operatori scorretti, le fonti, valutare con precisione il danno arrecato e agire con determinazione in sede giudiziaria

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