Rappresenta un’importante pronuncia in materia di greenwashing, essendo la prima in Italia e tra le prime in Europa. Emessa nel 2021, l’ordinanza ha sottolineato che la crescente sensibilità verso le problematiche ambientali rende inaccettabile che i vanti ambientali diventino frasi comuni prive di significato concreto per la caratterizzazione dei prodotti. Ha affermato che tali pratiche possono influenzare significativamente le scelte di acquisto dei consumatori, danneggiando la competitività delle aziende realmente impegnate nella sostenibilità. Il Tribunale ha stabilito che le dichiarazioni ambientali devono essere chiare, veritiere e verificabili, per evitare confusione tra i consumatori.
COMMENTO
a cura di Marilena Guglielmetti – Investigatore Criminologo
Un monito alla salvaguardia del tema ambiente attraverso l’uso consapevole anche di un linguaggio green. Un’ordinanza che sottolinea ed invita alla prevenzione e condanna gli accertamenti non allineati a questo modo di pubblicità ingannevole che possa fuorviare il consumatore finale. Soprattutto attraverso i social l’influenzabilità degli utenti è altissima e va monitorata attraverso ogni strumento utile, anche investigativo ad esempio.